Inquisizioni Musicali II - Boris Porena [1975] - Testi di inessenzialità


sabato 4 ottobre 2008

115. Un discorso politico veramente nuovo non può avere le frontiere in comune con il vecchio

La tradizionale politica oppositiva del PCI delinea e rafforza le frontiere proprie e delle strutture cui si oppone. Rafforza cioè l’individualità di quelle strutture e semplifica un problema di trasformazione in una dicotomia di vittoria o sconfitta, del tutto inadeguata alla complessità dei casi reali. Va anche considerato concretamente il fatto che la vittoria si presenta, nella maggior parte dei casi, come improbabile; là invece, dove la vittoria c’è stata, le conseguenze negative di un discorso politico di frontiera (ideologica – di classe – geografica – economica) pesano tuttora sui vitali processi di trasformazione. Con ciò non si vuole affatto spezzare una lancia in favore delle politiche di compromesso (sul tipo di quella avviata oggi dal PCI). Al contrario, si vuole affermare che un discorso politico veramente nuovo non può avere le frontiere in comune con il vecchio perché altri sono i suoi elementi costitutivi, altre le funzioni, altri i significati, gli ‘oggetti’ del discorso. La morale delle ‘mani pulite’, quando non nasconde ipocritamente la volontà di conservare il monopolio dell’opposizione, ha essenzialmente due difetti, quello di essere appunto una morale e quello di concordare con gli ‘altri’ su ciò che è pulito e ciò che è sporco.

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