Inquisizioni Musicali II - Boris Porena [1975] - Testi di inessenzialità


mercoledì 22 ottobre 2008

151. Distinzione

Uno dei problemi centrali dell’analisi musicale sembra essere quello della distinzione, del riconoscimento di unità sintagmatiche ascrivibili a livelli differenti. Nella pratica tali distinzioni si impongono come intuitive. Responsabili ne sono a volta a volta fattori paradigmatici, sintagmatici, parametrici, agogici ecc. Il riconoscimento immediato di unità sintagmatiche è tuttavia possibile solo dall’interno di aree linguistiche di cui si abbia effettiva competenza. È difficile per un europeo riconoscere i costituenti immediati di una musica africana o indonesiana: sono assai probabili gli errori dovuti alla sovrimpressione, al momento dell’ascolto, di unità sintagmatiche di tipo occidentale, cosí come negli ammassi di nubi si leggono per sovrimpressione zie ed elefanti. (Ciò non accade nel linguaggio parlato, data la forte preminenza della funzione semantica, la cui non soddisfazione è sufficiente a renderci del tutto sordi all’ascolto in termini di strutture sintagmatiche: non ci interessiamo a ciò di cui non intendiamo il significato. La pretesa −e in certa misura anche effettiva− universalità della musica fa si che la nostra attenzione si concentri sull’ ‘associo e distinguo’, ma senza preoccuparsi di controllare la validità, nei confronti dell’oggetto considerato, dei criteri in base ai quali, appunto, associa e distingue).

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