Inquisizioni Musicali II - Boris Porena [1975] - Testi di inessenzialità


giovedì 13 novembre 2008

286. Il quadro dei rapporti più adatti

L’orecchio e più ancora il cervello hanno delle capacità di estrapolazione e d’interpolazione che gli permettono di collocare un oggetto sonoro nel quadro più adatto alla sua utilizzazione comunicazionale (il quadro dei rapporti naturali, dei rapporti sistematici, delle convenzioni retoriche, dei rapporti di analogia, di comportamento, dei gesti inventati ecc.) Per Helmholtz c’è un giudizio «tonale» (naturale, secondo lui) degli intervalli a dispetto del loro temperamento. Questo perché nella musica ‘tradizionale’ l’accomodamento auditivo avviene in direzione del quadro dei rapporti diatonici ('naturali’); vi può essere però anche un accomodamento in direzione della razionalità dei dodici suoni equidistanti (vedi l’ascolto di Reger). Il rapporto con le leggi ‘naturali’ si conserva tuttavia tenacemente e conviene tenerne conto. Il ‘sapore’ di certe modalità europee o extraeuropee è determinato da questo rapporto ed esiste, sia che vi sia o non vi sia abitudine. Il sapore non è la stessa cosa che il gusto.

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