Inquisizioni Musicali II - Boris Porena [1975] - Testi di inessenzialità


giovedì 16 ottobre 2008

122. Chiudere quei canali, costruirne di nuovi

La musica è un modo di relazione e di coesione tra componenti della collettività umana. Le classi che si sono avvicendate al potere (quelle che si sono autodefinite società, anzi la /buona/ società, tutto il resto costituendo tutt’al piú una sottosocietà) la musica, che da e per esse si produceva e si consumava, era manifestazione primaria di privilegio, di prepotere, di reciproca intesa (vedi corte di Borgogna, scuola romana e papato, corale luterano, camerata fiorentina, la musica-filosofia della borghesia romantica, il teatro dei palchettisti ecc.). Solo la alienazione consumistica ha fatto della musica un bene, cosi come ha degradato a patrimonio tutta la cultura. Poiché il consumo ha intasato i canali di circolazione della cultura, questa, per passare, ha dovuto spacciarsi per prodotto reclamizzabile e smerciabile. Nessuna soluzione duratura ai nostri problemi finché la musica e il resto della cultura saranno considerati merce da strappare di mano ai padroni e da distribuire ai non abbienti. La soluzione sta nel chiudere quei canali e nel costruirne di nuovi.

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