Inquisizioni Musicali II - Boris Porena [1975] - Testi di inessenzialità


giovedì 16 ottobre 2008

128. Mea culpa

La scelta di una esposizione non sistematica né immune da contraddizioni, ripetizioni, scarti logici, imprecisioni formali e di contenuto è conseguenza di una radicale sfiducia nel pensiero in quanto produttore di oggetti definiti, formalizzati, cosificati, acquistabili e scambiabili. Ho preferito documentare un processo mentale, non perché lo ritenga esemplarmente valido, ma perché penso sia piú utilizzabile di un prodotto finito, per il quale, del resto, non avrei potuto offrire maggiori garanzie. Un elaborato mentale presentato all’ultimo stadio di trasformazione non ci dice tutto su se stesso (e comunicare non significa solo scambiarsi gli oggetti della comunicazione, ma anche e soprattutto partecipare alle sequenze legate alla funzione comunicante); meglio ci informa l’insieme delle stringhe di trasformazione che hanno condotto alla formulazione finale. Gli spazi bianchi tra i capoversi, oltreché separare ciò che è stato pensato separatamente, indicano simbolicamente alcuni luoghi di possibile intervento, di possibile infrazione da parte di chi utilizzerà questo libro. Sulla cui originalità, come anche sull’originalità di quello che vi si legge, l’autore ha molti dubbi. Dubbi che non lo tormentano però eccessivamente giacché, tutto sommato, piuttosto che l'emergenza solitaria dell'originale, egli si augura e augura a questo suo libro l'atomizzazione diflusa nel discorso di oggi.

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