Inquisizioni Musicali II - Boris Porena [1975] - Testi di inessenzialità


mercoledì 22 ottobre 2008

138. Beethoven

In Beethoven le formule retoriche tradizionali (per esempio la progressione, l’imitazione ecc.) vengono riferite, oltreché al codice formale cui esse sono legate in quanto, appunto, retoriche, anche a codici comportamentali di immediata riconoscibilità (per esempio l’iterazione della carezza, la sequenza aggressione-pacificazione, le variazioni di ‘tono’ nel parlare confidenziale o allocutorio ecc.). In tanto la musica si fa ‘espressione del sentimento’ in quanto mima modi comportamentali associati a particolari stati emotivi, e lo fa entro un contesto altrimenti organizzato e rivolto ad altri canali mentali di ricezione ed elaborazione. L’induzione comportamentale (e la conseguente registrazione di coscienza in termini di emozione) è indubbiamente favorita dalľabbassarsi della soglia di reattività (relativamente ai comportamenti indotti) in conseguenza dell’assorbimento di energia nel lavoro di utilizzazione dei complessi dati semiologici in arrivo. Il fenomeno nel suo complesso si apparenta alla categoria dei riflessi condizionati: stato emotivo → sequenza comportamentale → sequenza comportamentale (indotta per risonanza) → stato emotivo.

La mente registra la sequenza comportamentale che di regola significa lo stato emotivo. Ne deduce la presenza di quello stato e lo provoca in feed-back.

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