Inquisizioni Musicali II - Boris Porena [1975] - Testi di inessenzialità


venerdì 24 ottobre 2008

203. Come se la parola servisse solo alla letteratura

Spesso, nel condurre il parallelo musica-linguaggio, si considera il piano della parole rappresentato dalle opere, quasi che la musica fosse una 'lingua' parlabile solo creativamente. In effetti il discorso comune (formalizzato e non creativo: buon giorno, come stai, bella giornata) non ha un suo equivalente musicale. Amministra il linguaggio musicale solo un'esigua schiera di competenti, mentre la parola è condizione necessaria per la costituzione di qualsiasi comunità umana. La musica viene usata per lo più non come sistema di comunicazione ma come riserva di prodotti finiti. Sarebbe come se la parola servisse solo alla letteratura. Ciò non vale, è vero, per le culture musicali diverse dalla occidentale ovvero costituenti particolari isole in essa, nelle quali è di regola l'improvvisazione su basi formalizzate. La 'lingua' musicale, tuttavia, serve sempre a un discorso -relativamente- alto, non per nulla la nostra civiltà l'ha considerata e considera come un 'bene', magari da ripartirsi fra tutti, mai comunque come un sistema comunicativo universale alla stregua della lingua parlata.

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