Quella ginnastica mentale che s'invoca a proposito del latino e della matematica e che in qualche scuola si vorrebbe coltivare per mezzo degli scacchi o della dama, altrettanto bene potrebbe attuarsi come logica organizzativa dei suoni, con i seguenti vantaggi (derivanti in parte dal singolare rapporto della musica con il significato):
1. Formazione non solo di messaggi riferibili a un codice prefissato e vincolante, ma anche di codici diversissimi tra loro e ubbidienti solo a poche generiche costanti antropologiche di percezione e di utilizzazione mentale. Cioè analisi e critica dell'espressione, della comunicazione e dei presupposti di entrambi.
2. Possibilità di estendere l'esperienza semiologia fino ai confini dei sistemi costituiti e costituibili e oltre, nel territorio dell'informale, dell'aleatorio, della comunicazione extralinguistica (possibilità precluse per esempio al latino, alla matematica, agli scacchi).
3. Esperienza che, coinvolgendo l'individuo e la comunità, colloca il primo nella seconda, definisce un ampio campo di possibili interazioni, integrazioni, modalità oppositive, contestative ecc. Esperienza, quindi, politica per eccellenza, anche se, o meglio proprio perché, svincolata dagli schemi ideologici elaborati e imposti dalla storia.
4. Esperienza di comportamento collettivo, di reazioni individuali a stimoli provenienti dalla collettività, esperienza suscettibile di analisi etologica, psicologica sociologica ecc. da parte degli stessi partecipanti.
5. Esperienza fortemente critica nei confronti di qualsiasi criterio ordinativo acquisito (sistema , linguaggio, codice, ricettario ecc.). Demistificazione non mistificata da moralistiche esigenze di purezza o politica presunzione di neutralità. Demistificazione attraverso l'analisi (implicita nella pratica) delle strutture, del funzionamento, infine del rendimento di un qualsiasi sistema.
6. Esperienza coinvolgente il carattere estetico del messaggio musicale, esperienza cioè della correlazione tra strutture e loro fruibilità estetica. Riduzione dell'estetica a serie di concetti quali funzione sociale, rendimento informativo, polivocità denotativa e connotativi, aura semantica, emergenza storica ecc.
7. Esperienza livellatrice di privilegi (per esempio suono-rumore, sistema tradizionalmente fondato –sistema estemporaneamente definito ecc.).
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