Inquisizioni Musicali II - Boris Porena [1975] - Testi di inessenzialità


venerdì 3 ottobre 2008

88. Nessun codice ne disciplina l’uso

Talvolta il meccanismo ‘associo-riconosco-distinguo’ funziona sí a livello percettivo, registra cioè affinità e differenze, ma non sa iscriverle in una sequenza sintattica né riferirle a un paradigma, non sa cioè utilizzarle come ‘valori’ perché nessun codice ne disciplina l’uso. Può anche accadere che la mancata iscrizione in un codice determini, addirittura a livello percettivo, una sorta di divieto di transito per certe informazioni (vedi per esempio il caso dei cosiddetti ‘stonati’; vedi anche le diverse utilizzazioni dei parametri nelle culture musicali; vedi le correzioni ottiche e acustiche a scarti, anche grandi, non codificati; vedi la difficoltà di utilizzazione del parametro stereofonico). D’altronde l’iscrizione a codici diversi può portare a risultati che apparentemente contraddicono il meccanismo ‘a-r-d’; identità vengono avvertite come differenze e viceversa. Identità e differenze sono infatti sempre relative al codice (ai codici) che le registra(no) e la nostra mente è in grado di riferire i dati in arrivo (messaggi) a piú di un codice. È il meccanismo che ha pretesa di generalità, non il sistema cui esso volta per volta si applica (differenza da Linneo).

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