Inquisizioni Musicali II - Boris Porena [1975] - Testi di inessenzialità


venerdì 24 ottobre 2008

205. Significato e significante coincidono nello stesso discorso

Le strutture del discorso verbale e le relative funzioni interne sono analizzabili in modo convincente anche senza il ricorso al significato, cioè alla funzione del discorso verbale entro il contesto comportamentale dell'uomo (funzione semantica). Questo perché il sistema comunicazionale che ha per fondamento la parola si è evoluto (forse come sostitutivo di sequenze comportamentali di tipo aggressivo, pericolose per la sopravvivenza della specie) su due versanti, chiaramente distinti ma non meno chiaramente interdipendenti, nel senso che l'uno dei due -quello, esterno, del significato- è sottoposto, tramite l'altro, al rassicurante controllo della ragione analitica e classificatoria - quindi in larga misura neutralizzante il significato stesso. Agli etologi, agli evoluzionisti si affida lo studio del survival value di un sistema siffatto, l'individuazione delle pressioni selettive che hanno cosí bene distinto e interconnesso significati e significanti. Come è noto, il meccanismo non è lo stesso nei sistemi comunicazionali delle altre specie animali.

Anche la musica ha seguito tutt'altro cammino evolutivo, a lato del linguaggio parlato (non siamo in grado di precisare se come coadiuvante, come linguaggio alternativo o come modo comunicazionale del tutto indipendente). Nella musica significato e significante non si dispongono su due versanti, distinti ma interconnessi, bensì abitano le stesse strutture e funzioni, abitano lo stesso discorso e in esso coincidono. Il significato di un discorso verbale non è reperibile dall'analisi del medesimo in termini di costituenti sintattici, grammaticali, fonematici ecc.; anzi, si può forse dire che il significato costituisce in un certo senso un discorso parallelo ma niente affatto coincidente e neppure strutturalmente isomorfo al discorso verbale. Tutt'altra cosa in musica, dove l'analisi in tanto si presenta difficile e complessa (al punto che finora nessun mezzo è stato escogitato per esercitarla correttamente) in quanto l'oggetto musicale coincide (se non totalmente almeno in gran parte) con il proprio significato e non permette quella comoda scissione che ha reso possibile una scienza come la linguistica. Analizzare la musica vuol dire accostarsi ai meccanismi primari della significazione non ancora riflessi e codificati nella razionalità.

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