50. Sarebbe morta la musica (l'arte)?

Die Musik (die Kunst) ist tot:  parafrasi-corollario (Nietzsche) che ha una sua verità attuale, se per la musica (per l'arte) si cerca una garanzia metafisica, se le si assegna un valore estetico trascendente nella sfera metastorica, metasociale dello spirito. Questa verità cessa di essere tale se per musica (per arte) si intende solo quell'attività (con i relativi prodotti) che soddisfa un certo insieme di funzioni antropologiche e sociali. La posizione rinunciataria di tanti compositori odierni denuncia una apoliticità che, se ancora giustificabile in un clima di liquidazione del patrimonio romantico-idealistico (quando alla riconosciuta agonia dell'Arte come espressione del Singolo o magari della Collettività nazionale non si sapeva opporre che un privato o collettivo silenzio), oggi, a liquidazione avvenuta, è essa stessa insignificante (e impotente anche come protesta contro la massificazione), giacché ovvio e prevedibile corollario di quella liquidazione. Lo sparire dell''uomo' dalla scena del mondo (Foucault)  non significa cancellazione delle funzioni antropologiche e e sociali, il cui plesso ne sostituisce la divina, morta figura.