Inquisizioni Musicali II - Boris Porena [1975] - Testi di inessenzialità
venerdì 3 ottobre 2008
73. Struttura espressiva di contestazione nei confronti del ‘sistema’
Paratassi: rapporto sintagmatico oppositivo nei confronti del rapporto sintattico, quindi anche struttura espressiva di contestazione nei confronti del ‘sistema’ (sintattico per eccellenza, vedi la sua assimilabilità alle lingue naturali) e, come tale, struttura privilegiata dalle avanguardie del Novecento. Da Hölderlin in poi la paratassi ha avuto una qualificazione politica in quanto struttura del discorso, non in relazione ai suoi contenuti. Struttura quindi autenticamente rivoluzionaria, antiborghese. Di ciò si è ben presto accorto il potere che, attento alle strutture piú che ai contenuti (il potere sa che contano piú le prime che i secondi, proprio per questo privilegia i secondi agli occhi della gente), non ha tardato a impadronirsi della paratassi, reclamizzandola a scapito della sintassi. Il potere ha cosi monopolizzato le strutture di contestazione, omologando le sue strutture di vetrina a quelle della cultura piú avanzata. E l’avanguardia è caduta nella trappola (abilmente dissimulata, bisogna dirlo, giacché l’ufficialità continua a offrire il suo conservatorismo in pasto alla cultura di contestazione), vantando come vittoria la sua disfatta. Oggi il potere si serve delle strutture paratattiche come del potere d’acquisto della classe operaia: incrementandole al fine di stornare l’attenzione dalla sua propria struttura (solidamente sintattica). Aumento degli stipendi e flash televisivi sbarrano la via al pensiero analitico. L’utente (che questo è l’individuo per il potere) crede di essere nell’oggi quando il televisore di sua proprietà (nella misura delle rate pagate) lo invita a non ragionare sintatticamente (a non ragionare), togliendogli cosí la griglia analitica per comprendere il potere. Del quale l’avanguardia è complice.
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